giovedì 22 maggio 2008

Su Hitler di Genna (Mondadori 2008)

Tutto nasce da una contrazione: lo spazio del senso si costruisce sull’abominio del fraintendimento, della confusione, della non chiarezza. La costruzione del tempo, la definizione e lo sviluppo degli eventi all’interno della sua dimensione, viene a essere scandita dal ritmo del vuoto, assoluto, senza centro né principio, dove tutto può essere definito, scomposto, ri-definito secondo logiche che non appartengono alle nostre grammatiche. Due elementi, due categorie che nel libro di Giuseppe Genna, Hitler, già solo nella titolazione scuotono e annichiliscono. Già … perché rievocare certi episodi, o il solo pensare a certi simboli, passare in rassegna anche solo mentalmente certi nomi, che hanno disegnato una strategia dell’orrore nella Storia, fa sudare freddo, fa tremare i polsi. La storia la conosciamo un po’ tutti: il nazismo (sintesi semantica di nazional-socialismo) sale al potere in Germania nel 1933 ad opera di Adolf Hitler. Chiuderà il suo regno del caos nel maggio 1945, lasciando alle spalle scie interminabili di sangue, corpi smembrati, identità stuprate, sodomizzate, affetti strappati, lacerati dalla forza dell’odio, smisurato, smodato. Il programma è quello teorizzato tra le pagine di un libro che nella sola Germania di quegli anni ha venduto più della Bibbia: il Mein Kampf. Eliminazione meccanica, asettica, puntuale, fisica sia di avversari politici che di altre persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società dell’homo superior, quello ariano, puro di sangue, di spirito, di moralità. I sotto-uomini sono gli ebrei, gli slavi, gli omosessuali, i portatori di handicap e i ritardati mentali (definiti nel complesso con l'aggettivo Untermenschen, cioè sub-umani). Ostacoli da togliere di mezzo per la costruzione del Lebensraum: lo spazio vitale sul mondo, globale. Due i dati principali da tenere ben saldi in mente per seguire Genna nella sua operazione di posizionamento della Storia, di questa parte maledetta della storia dell’umanità, nel suo incedere per errori ed orrori, quelli militari, etici, sociali, politici: Lambach (Austria), marzo 1897 e Berlino (Germania), maggio 1945. Nulla di nuovo dunque, libri su questi argomenti se ne sono scritti, e continuano a uscirne. Il libro di Genna ha qualcosa di particolare, unico, per cui vale la pena andarlo a comprare, leggere, tenere nella propria biblioteca. Un’opera che ti fa venir voglia di scrivere a Giuseppe Fioroni dicendogli che questo libro lo deve far adottare nelle scuole, come libro di testo, come lettura consigliata, che i corsi di Storia Contemporanea negli atenei italiani devono, assolutamente devono prevedere una lettura di questo tipo, che lo si deve leggere ai propri figli perché imparino, che lo si deve consigliare ai nostri politici perchè imparino a vedere. Hitler di Genna, non è un libro di storia, non è un saggio, non è un’opera di narrativa … è tutto questo insieme, nella forma più equilibrata, gustosa, mai eccessiva che fa di Giuseppe Genna un grande scrittore e un attento studioso. In questo libro c’è tutto, ma proprio tutto il nazismo, tutta la seconda guerra mondiale, financo la ricercatezza, il lusso si è preso Genna, di attingere alle fonti storiografiche della meta-storia di quegli anni, alle sue fonti occulte, superando un suo illustre predecessore come Robert Harris e il suo Fatherland: e dunque accanto a nomi accreditati tra le pagine dei più austeri e severi manuali di storia come Hess, Goebbels, Rommel, troviamo il mago Erik Hanussen, Von Liebenfels. Esoterismo, occultismo, perché Hitler ha voluto anche questo, sfruttare le forze occulte, paranormali: nel suo Nido dell’Aquila, aveva più di 18.000 volumi su qualsiasi branca della magia, dello spiritismo, materiale ghiotto per le SS Ahnenerbe corpi armati creati con lo specifico compito di recuperare l'Eredità Ancestrale e che vide tra i suoi componenti esperti come Otto Rahn incaricati di cercare il Santo Graal non solo in Tibet ma anche in altre regioni del mondo per entrare in contatto con i "Maestri Segreti", le entità superiori che comunicavano telepaticamente con la Blavatsky e che quest'ultima sosteneva abitassero nella regione Himalayana, probabilmente tra Tibet e Nepal. Si parla di Lancia del Destino: nella tradizione cristiana, la Lancia del Destino (nota anche come Lancia Sacra o Lancia di Longino) è la lancia con cui Cristo fu ferito al costato dopo la crocifissione. Nel più antico riferimento a questo episodio, che si trova nel Vangelo di Nicodemo, a colpire Gesù fu un centurione di nome Longino. La Lancia del Destino svolge un ruolo importante nella mitologia del Graal e, di conseguenza, nel ciclo arturiano, in cui viene identificata, con l'arma che ha ferito anche il Re Pescatore. Per Hitler è lo strumento del Potere assoluto, metapsichico, sulle cose, sulle persone, sui popoli. Vedetevi Constantine con Keanu Reeves, sotto la magistrale direzione di Francis Lawrence o HellBoy di Guillermo Del toro. E che dire poi del fatto che si citi nel libro l’orrorifico “raggio della morte”, su cui diversi studiosi si sono prodigati nel cercare di reperire progetti, studi, resoconti di esperimenti. Mancherebbe, per completare in maniera totale, onnicomprensiva, quest’opera, un riferimento ai prototipi ( o veri e propri) di dischi volanti appartenenti alla Luftwaffe ( …che i nazisti fossero entrati in contatto con razze aliene e avessero intrapreso con loro fattivi rapporti di collaborazione? Degno di nota in merito, il volume di Joseph P. Farrell , Hitler, i dischi volanti e le altre super-armi del Terzo Reich, Profondo Rosso edizioni, Roma, 2007 - ndc). Si respira anche questo tra le pagine di Hitler. La scrittura di Genna si fa dunque scena, scenografia, coreografia, mastodontica rappresentazione di un uomo che non era soltanto paranoico, undinico, abulico … era il vuoto che prendeva fisicità, e che soltanto nel polarizzare negativamente il suo esserci costruiva e realizzava se stesso, vinceva se stesso e la realtà. Naturalmente quanto costruito distopicamente dallo stesso Hitler, non ha visto solo una con-partecipazione massivo-passiva di un popolo, di una intera nazione, che ha affidato i suoi denari a un esaltato … di punto in bianco. Oggi diremmo che Hitler abbia usufruito di finanziamenti illeciti da parte di un personaggio obliquo della grande economia mondiale di quegli anni: Henry Ford. In parole povere … Genna ha scritto un capolavoro!
di stefano donno

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