martedì 15 dicembre 2009

“Longitudine”



Un libro e una fiction raccontano una storica impresa della scienza

di Sergio D’Amico

Oggi, se vogliamo sapere dove ci troviamo, abbiamo i GPS, che ci rispondono subito, con un errore massimo di pochi metri. La cosa ci appare semplice. Ma non è sempre stato così. Fino a pochi secoli fa, soprattutto in mare, ci si poteva perdere, e rischiare di morire per inedia, o naufragando contro gli scogli.


Per questo motivo, nel 1714, il Parlamento britannico istituì un premio di 20mila sterline (10 milioni di euro attuali) per chi avesse scoperto come determinare la longitudine di una nave nell’oceano. Questo fondamentale evento nella storia della scienza e della navigazione è divenuto recentemente oggetto di un romanzo di successo e di uno sceneggiato televisivo.

Un arduo dilemma

Nel diciassettesimo secolo, con l’incremento progressivo dei viaggi oceanici, si pose, con drammatica urgenza, la questione di come determinare, con semplicità e sicurezza, la posizione di una nave in qualunque luogo sulla superficie terrestre. Tale problema, che consisteva nel determinare le due coordinate geografiche, latitudine e longitudine, presentava differenti gradi di difficoltà. Infatti, mentre per determinare la latitudine (la distanza dall’Equatore) bastava misurare l’altezza del Sole sull’orizzonte, conoscendo la data, per definire la longitudine (la distanza dal meridiano di riferimento, cioè la linea che unisce il Polo Nord con quello Sud, perpendicolare all’Equatore) non esisteva un metodo così elementare.

Due possibili soluzioni

Famosi astronomi, come Galileo, Cassini, Huygens, Newton e Halley, avevano cercato invano una soluzione, pensando che questa potesse risiedere nella misura delle posizioni dei corpi celesti, come la Luna, le stelle e i satelliti di Giove. Tuttavia, fu un orologiaio autodidatta, l’inglese John Harrison, stimolato dall’ingente premio in palio, a realizzare un cronometro, in grado di segnare sempre l’ora esatta, anche in presenza dei continui movimenti di una nave in alto mare. Di conseguenza, bastava che ogni nave fosse equipaggiata con un cronometro, regolato sull’ora del meridiano di Greenwich: un semplice confronto con l’ora locale avrebbe istantaneamente fornito la longitudine della nave.

Due grandi attori per due vicende umane

Nel 1999, la storica della scienza Dava Sobel pubblicò il romanzo “Longitude” (“Longitudine”, tr. it.), dove narrò la storia avventurosa dei quarant’anni di sforzi che furono necessari a Harrison non solo per costruire e perfezionare quel cronometro, ma per persuadere la comunità scientifica dell’efficacia del suo metodo. Visto il successo del libro, l’anno successivo la BBC realizzò una fiction, dove sono raccontate parallelamente le vicende umane e professionali di Harrison (interpretato da Michael Gambon) e di Rupert Gould (Jeremy Irons); colui che, due secoli più tardi, restaurò il cronometro originale. In entrambi i casi, va riconosciuto il merito di essere riusciti a prendere un argomento, di per sé ostico e specialistico, come soggetto per un’impresa narrativa; ottenendo un risultato sostanzialmente gradevole.

Approfondimenti

Bibliografia

- M. Cavedon, “Astronomia e navigazione”, in “Astronomia, alla scoperta del cielo”, vol. 5 Armando Curcio Editore, 1982.
- D. Sobel, “Longitudine”, BUR, Collana “La Scala”, 1999.

Sitografia
- Longitude, in The Internet Movie Database.
Pubblicato da Ripensandoci





giovedì 8 ottobre 2009

Le pratiche magiche indagate dall'antropologo Carlo Codacci-Pisanelli



di Lucia Buccarello

Mi sono imbattuta quasi per caso in questo testo scritto da un antropologo salentino doc, Carlo Codacci-Pisanelli. Leggendo la prefazione e la copertina mi sono lasciata affascinare da un mondo magico del quale non conoscevo nulla.
Il lavoro dello studioso è stato quello di ricostruire, attraverso, i racconti della tradizione orale contadina, un percorso che passando per il primo dopoguerra arriva fino ai giorni nostri e rivela un filo conduttore fra le antiche e le moderne pratiche magiche.
Le interviste compiute in un arco di tempo che va dal 1989 al 1992 ci riportano indietro nel tempo, rendendoci partecipi di uno spazio sospeso tra realtà e fantasia, dove ognuno, pur essendo libero di credere o meno alla magia, non può fare a meno di farsi coinvolgere dall’ atmosfera incantata di questo testo. Il libro scorre veloce, ben strutturato. L’autore non appare mai troppo lontano da coloro che intervista, ma neppure si fa mai coinvolgere più del dovuto.

La superstizioine sopravvive alla scienza

Codacci-Pisanelli si avvicina ai suoi informatori con la semplicità dell’indagatore attento che soddisfa, prima di tutto, un’esigenza di mera curiosità. Solo in un secondo momento, quando i racconti vengono riesaminati e snelliti, porta alla luce un vero e proprio trattato antropologico sul Salento.Il lavoro fatto dallo studioso è stato lungo e difficile, soprattutto per la ritrosia nel parlare e raccontare che ha incontrato durante tutto il percorso dell'indagine. Una difficoltà legata al potere ancora esercitato dalle superstizioni su molte persone, nonostante le scoperte della scienza siano sempre più precise. Molti intervistati hanno, infatti, preferito non rispondere o fare dei nomi convinti dal detto “non ci credo, ma…”.
Scorrendo il libro diviso in 3 capitoli ci si imbatte in un mondo di streghe, fattucchiere, macàre, macarie e stregoni che si pensava ormai superato, ma che invece ritorna prepotentemente a far parlare di sé.

Dalle fattuchiere ai contemporanei guaritori

Il soprannaturale nel corso dei tempi è andato incontro a numerose mutazioni, fino a raggiungere nei giorni nostri un rapporto speciale con pratiche più scientifiche come la pranoterapia.
Nel libro si narra di donne stravaganti vestite di bianco o di nero, in genere, vecchine che di notte uscivano raminghe dalle loro case. Donne capaci di trasformarsi in animali, soprattutto gatti, e di fare fatture e sortilegi per rabbia, invidia o vendetta; procurando in chi li riceveva stati di amnesia e malessere fisico/psicologico, che in taluni casi potevano condurre i malcapitati alla morte. Un mondo raccontato di generazione in generazione e che inevitabilmente può presentare delle lacune o, più spesso, delle esagerazioni.L’aspetto più interessante del libro risiede nel fatto che l’autore è riuscito a incontrare, maghi e guaritori ancora in attività sul territorio della provincia di Lecce. Dalla lettura integrale delle interviste - a volte anche riscritte in dialetto - si può notare come la cultura del magismo nel Salento sia rimasta quasi immutata, anche se sembrano essere cambiati gli operatori. Infatti, i guaritori incontrati dall’autore sono disposti, pur non allontanandosi troppo dalla tradizione, a modernizzare e aggiornare le pratiche terapeutiche.

Approfondimenti

Per saperne di più

I racconti sulle macàre (streghe) e sulle loro capacità sovrannaturali, sembrano appartenere a un patrimonio abbastanza antico della cultura folclorica del Salento, e generalmente si riferiscono a fatti accaduti in un periodo che potremmo collocare fra il 1920 e il 1950, anche se alcuni potrebbero avere origini più antiche.Numerosi sono i testi che raccontano o analizzano, più o meno scientificamente, il fenomeno della magia. Tra questi:
- E. De Martino, "La terra del rimorso", il Saggiatore, Milano, 1961.- A. M. Rivera, "Il mago, il santo, la morte, la festa", Dedalo, Bari, 1988.- M. Mauss, "Teorie generale della magia e altri saggi", Einaudi, Torino, 1965.- E. De Martino, "Sud e magia", Feltrinelli, Milano 1959.- E. De Martino, "Magia e civiltà", Garzanti, Milano, 1962.
Articolo tratto da Ripensandoci

martedì 6 ottobre 2009

Twilight: recensione


L'amore proibito

di Sara Foti Sciavaliere

Gli spiriti romantici e gli appassionati del “romance” non possono non rimanere affascinati dalla saga di Stephenie Meyer. “Twilight”, “New Moon”, “Eclipse”, “Breaking Dawn”. Quattro romanzi che hanno venduto – e vendono - milioni di copie nel mondo. Un esempio: “Eclipse” ha venduto 150.000 copie nelle prime ventiquattro ore dall’uscita in USA. Questa quadrilogia è diventata un fenomeno letterario, e non solo. Di “Twilight” è uscita, il 21 novembre 2008, la versione cinematografica ed è in produzione la seconda pellicola della saga, “New Moon” la cui uscita è prevista per il 20 novembre.

Un successo contagioso: dai film alle community.

Il film ha dato un ulteriore contributo a un successo che era già esploso. Su una panchina, in autobus, sulla gradinata della piazza, di fatto, non è difficile incontrare una ragazza o anche, indifferentemente, un ragazzo, intenti a leggere un libro dalla copertina nera e il titolo rosso vermiglio. Capita perfino nei servizi dei Tg di scorgere qualche accanito lettore della Meyer. Addirittura, in Italia, come in altre stati, sono nate centinaia di community di lettrici, tra cui il fan club ufficiale: http://www.twilighters.it/.La scrittrice nasce nel Connecticut nel 1973. All’età di quattro anni si trasferisce a Phoenix. Si laurea in letteratura inglese. Vive in Arizona con il marito e i tre figli. La Meyer sostiene che l’idea per la trama di “Twilight” le sia venuta in sogno, il 2 giugno 2003. La trascrizione del sogno è ora il capitolo 13 del libro. Con linguaggio semplice e schietto, dialoghi avvincenti e una narrazione in prima persona, l’autrice accompagna i lettori attraverso lo sguardo e le emozioni della protagonista, in una storia al confine tra realtà e leggenda.


the trailer

In bilico tra il mondo umano e quello soprannaturale

Bella Swan lascia l’Arizona dove viveva con la madre - convolata a seconde nozze – per andare a vivere con il padre, sceriffo di Forks, la città più piovosa del nord America. La ragazza che si ritiene piuttosto anonima e insignificante, attira però subito l’attenzione su di sé, appena mette piede a scuola. La nuova arrivata è pur sempre una novità. Nulla però sembra monopolizzare i pensieri di Bella quanto Edward Cullen. Pelle diafana, capelli color del bronzo e occhi color miele, di una bellezza quasi irreale, il ragazzo sembra sfuggente e inaccessibile. Nasce però un’amicizia che si trasforma in breve in un’attrazione travolgente.Un segreto però li separa. Lo stesso segreto che li unirà indissolubilmente. Edward infatti è un vampiro. Il pericolo è in agguato. Prova per Bella un doppio richiamo: da un lato, il sentimento incontenibile che non gli permette di allontanarsi da lei; dall’altro, il dolce aroma del suo sangue. Continuamente combattuto tra la sua natura di “mostro” – come egli stesso più volte si definisce – e la sorprendente forza dell’amore che nutre per quella ragazza che attira i guai come un magnete, si trova a difenderla da sé stesso e da altri pericoli in agguato. E tra le vicissitudini, il loro rapporto, libri dopo libro, si rafforza. Mentre in Bella matura la decisione di farsi “vampirizzare”, per poter condividere con Edward un’esistenza eterna.

L’incognita del quinto romanzo della saga: “Midnight Sun

A volte il ritmo della narrazione rallenta, lasciando la parola a Jacob Black, l’amico indiano di Bella – personaggio determinante nella vicenda -, ma la suspence è un elemento che permea i quattro romanzi. Avvenimenti inaspettati sconvolgono le regole degli umani e degli immortali.Stephenie Meyer aveva progettato un seguito ai quattro libri con un cambio di narratore. “Midnight Sun”, il fantomatico quinto romanzo della saga, se pubblicato, più che un seguito sarebbe il primo episodio (“Twilight”) raccontato dal punto di vista di Edward Cullen. I dubbi sulla pubblicazione sono dovuti alla scorrettezza di qualcuno che, entrato illegalmente in possesso dei primi capitoli abbozzati, li ha diffusi in rete. Questo avrebbe fatto desistere l’autrice dal suo progetto. «Non volevo che i miei lettori leggessero “Midnight Sun” prima che fosse ultimato e pubblicato», scrive la Meyer sul suo sito ufficiale. «Penso che sia importante per tutti capire che quanto è successo è una grave violazione dei miei diritti come autrice, per non parlare come essere umano. Come autrice della saga di “Twilight”, controllo il copyright e quindi decido io quando il libro dovrebbe essere pubblicato». Tuttavia dopo un primo momento di rabbia – giustificabile - si è risoluta a postare lei stessa i primi 12 capitoli sul proprio sito. Una risposta al desiderio delle legioni di fan.

Approfondimenti
- S. Meyer, “Twilight”, Fazi Editore, 2006.
- S. Meyer, “Newmoon”, Fazi Editore, 2007.
- S. Meyer, “Eclipse”, Fazi Editore, 2007.
- S. Meyer, “Breaking Dawn”, Fazi Editore, 2008.
The movie

mercoledì 23 settembre 2009

Evaluna incontra Delia Vaccarello



La scrittura come presenza omosessuale

L’evento organizzato da Evaluna - la libreria delle donne di Lecce - intende dare voce, attraverso l’esperienza editoriale e giornalistica di Delia Vaccarello, al rapporto tra scrittura e identità di genere. La libreria, nuova “officina culturale” del Salento, vuole offrire la possibilità di riflettere sul significato della scrittura come “presenza”. Questa presenza va intesa come una soggettività di genere che attraverso la narrazione e, in questo caso, l’attività professionale di Delia Vaccarello, manifesta la propria esistenza.
L’incontro con l’autrice vuole focalizzare l’attenzione su due modelli differenti di scrittura: quello giornalistico e quello narrativo-editoriale. Il primo modello è costituito da una dimensione di confronto, di assenso/dissenso, di schieramento “culturale”, di denuncia mentre il modello narrativo-editoriale lascia la parola alla “nuda” presenza. La narrazione della Vaccarello sposta l’occhio di bue sull’esistenza omosessuale, sul modo di raccontare la propria esperienza a prescindere dagli schieramenti, dalle denunce e dalle chiose. Con i racconti di ragazzi omosessuali scelti dall’autrice per essere pubblicati nelle sua collana “Principesse Azzurre”, oramai famosissima, oppure con i romanzi scritti in prima persona, Delia Vaccarello presenta un ritratto in cui il mondo omosessuale si mostra agli occhi di quanti vogliono leggere, nudo.La “presenza” in questo senso è rappresentata dalla nudità dell’esistenza omosessuale, una nudità che se viene vissuta “empaticamente” nella lettura diviene disarmante.
La diffidenza si trasforma in differenza, la differenza in “accoglienza”. Leggere i vissuti, le gioie dell’amore di ragazzi giovanissimi; farsi stregare dalle parole di una realtà che nella sofferenza esistenziale ha trovato la luce; riflettere sui volti dell’essere a prescindere da ogni ipse dixit invita il lettore a farsi delle domande, a dimenticare le speculazioni ideologiche, culturali e politiche.Solo riflettendo sulle dimensione della “presenza” e consegnando alla sua produzione editoriale e giornalistica un senso “metanarrativo” e ontologico possiamo riconoscere, alla scrittura di Delia Vaccarello, il vero valore che merita…
Dialogheranno con l’autrice:
Sabrina Sanò
(titolare Evaluna Lecce)
Andrea Fiorucci
(studioso di differenze di genere)
Alessandro Taurino
(docente di psicologia clinica - Università degli studi di Bari)
8 ottobre 2009 – ore 17,00.
Lecce, Officine Cantelmo - Viale De Pietro - 73100 Lecce


Evaluna Lecce - la libreria delle donne
via Mantovano 16 –Lecce

venerdì 11 settembre 2009

Obama mette in guardia gli adolescenti sui pericoli di Facebook

Mer 9 Set - 10.19 Yhaoo Notizie

Il presidente Usa Barack Obama ha messo in guardia ieri gli adolescenti americani sui rischi che si corrono pubblicando sul social network Facebook troppe informazioni personali, che potrebbero tornare a tormentarli in futuro.

Le parole di Obama fanno seguito a recenti studi secondo cui i datori di lavoro americani stanno ricorrendo sempre più spesso a siti come Facebook e MySpace di News Corp per farsi un'idea dei candidati.

Nel corso di un dibattito con un gruppo di studenti di 14 e 15 anni, ad Obama sono stati chiesti dei consigli per diventare presidente degli Stati Uniti.

"Permettimi di darti qualche dritta pratica", ha risposto Obama. "Prima di tutto, vorrei che tutti faceste attenzione a quello che pubblicate su Facebook, perché nell'era di YouTube qualunque cosa voi facciate potrà essere ri-tirata fuori più avanti nella vostra vita".

"W quando si è giovani si commettono degli errori e si fanno cose stupide. Ho sentito di molte persone che pubblicano i fatti loro su Facebook e poi fanno domanda per un lavoro e qualcuno va a fare una ricerca su di loro".
Obama ha parlato diverse volte di "errori" che ha commesso quando andava a scuola, ma non è entrato nei dettagli.

Precedentemente aveva ammesso di aver fatto uso di droghe quando era più giovane.

Un'indagine condotta a giugno da careerbuilder.com ha fatto emergere che il 45% dei datori di lavoro usa i siti di social network per cercare i candidati per un impiego e che Facebook, con 250 milioni di utenti in tutto il mondo, è il sito prescelto.

Circa il 35% dei datori di lavoro intervistati aveva detto di aver trovato informazioni su questi siti che li avevano spinti a respingere alcune candidature, come fotografie inappropriate, informazioni sul consumo di alcol e droga dei candidati o cattive impressioni dei precedenti datori di lavoro, colleghi o clienti.

La Casa Bianca di Obama utilizza spesso Facebook, Twitter e altri siti di social network per scavalcare i media e comunicare direttamente con gli americani.

mercoledì 15 luglio 2009

Synergetic-Art - Anno dell'Astronomia

MERCOLEDI' 15 LUGLIO - LECCE
- GALLERIA “IL GRIFONE”-“Dalla via della sopravvivenza alla via della fede”
La serata è promossa dal Movimento Culturale “Synergetic-Art” e dalla Galleria “il Grifone” - Lecce.
Si pone all'interno del progetto avviato per l’Anno dell’Astronomia 2009 dalla Società Italiana di Archeoastronomia (S.I.A.) Osservatorio Astronomico Brera Milano - orientato a proporre e il riconoscimento da parte degli stati dell'UNESCO dei “siti di valore astronomico”

Dopo la presentazione di Monica Taveri, proprietaria della Galleria Il Grifone condurrà Lilly Astore.Il critico letterario Stefano Donno dialogherà con Marisa Grande e con Ezio Sarcinella, autori dei libri: “L’orizzonte culturale del Megalitismo” “La Via dei Pellegrini”, SpeleoTrekkingSalento. Leggerà i brani: Lilly Astore.

L’appuntamento è alle ore 20,30 a Lecce presso la Galleria il Grifone, in Via Palmieri N. 20Tel. 0832 098122 ; Cell. 320 9654542

mercoledì 24 giugno 2009

Italiani divisi tra tv trash e Calimero

di Cristina Cagnazzo, Maura Cesaria, Livia Giuri e Gianluca Matarrelli

Quanto sono sinceri gli italiani nell’ammettere il proprio rapporto morboso con la tv spazzatura? Apparentemente l’Italia sembra divisa: poco più della metà dei suoi telespettatori si dichiara favorevole al boicottaggio della tv trash. Questo è quanto emerge da un sondaggio di excite.it, portale e motore di ricerca tra i più cliccati dagli internauti nostrani. Ma l’auditel riporta giornalmente i successi incontrastati di programmi come Uomini e donne, Amici, Grande fratello, L’isola dei famosi, e gli innumerevoli format che riempiono quotidianamente il palinsesto delle reti nazionali.


E allora perché amiamo “di nascosto” i programmi della De Filippi e della Ventura? Forse perché ore sfiancanti di lavoro lasciano spazio solo e preferibilmente alla tv “leggera”? O perché a trionfare è sempre la regola delle tre “s”: sangue, sesso e soldi? Di certo, vedere un vip piangere, litigare e fare la fame su un’isola da sogno, riscatta, con il sadismo, l’invidia del pubblico. E del resto si appaga il bisogno di immedesimazione in tronisti e gieffini, gente comune che senza arte né parte, da un giorno all’altro, si ritrova a cavalcare l’onda del successo e si arricchisce senza il minimo sforzo.

Sono lontani i tempi del Carosello, della tanto rimpianta tv pedagogizzante, fondata sul buon esempio e sulla qualità e non sugli esiti dello share. Ora invece i programmi mostrano personaggi costruiti che giudicano il mondo circostante in base a parametri superficiali, dove ciò che conta è innanzitutto l’aspetto esteriore e il denaro.

Le trasmissioni si costruiscono sul nulla, l’amore è una favola-farsa, le urla da mercato calamitano l’attenzione dello spettatore ipnotizzato, la sensualità diventa l’amo che sostituisce la creatività. Così si passa da una televisione “per tutti” a una televisione “di tutti”, dove la mediocrità è protagonista indiscussa delle scene, nascondendosi dietro l’alibi di una tv democratica.

Non resta che domandarci con nostalgia e un po’ di amarezza: chi verrà processato per la morte di Calimero?

Facebook e Google: non solo ricerca

di Laura Sticchi, Manuela Paiano, Maria Antonietta Frisulli

Stanco del solito colloquio? Di fare file in biblioteca? Adesso basta un click.
Nell’era in cui impazzano i social network, milioni di utenti ricorrono a internet non solo per ritrovare vecchi amici su Facebook o eseguire improbabili ricerche su Google, ma anche per curare contatti a scopo professionale.

Le ultime tendenze in campo lavorativo, infatti, passano oggi anche attraverso il web. L’idea di utilizzare la rete come spazio in cui veicolano posti di lavoro, contatti, curricula, ecc. si è recentemente concretizzata con la nascita di siti ad hoc, detti business social network.

I due più importanti sono LinkedIn e Xing. Quest’ultimo in particolare registra attualmente circa 6 milioni di utenti e spopola nel mercato spagnolo e sudamericano.
Ma è davvero possibile trovare lavoro tramite i social network?
Come in ogni situazione ci sono i pro e i contro.

Da una parte internet riduce i tempi e facilita lo scambio di informazioni mettendo in comunicazione contemporaneamente più angoli del pianeta e diventa un potente veicolo per operazioni commerciali e di marketing. Dall’altro il social network, se mal gestito, può provocare un terribile effetto boomerang.
Violazioni della privacy, furti d’identità, pubblicità spam, circolazione sempre più diffusa di materiale pedo-pornografico, sono purtroppo, gli inconvenienti in cui ci si può imbattere quotidianamente.

Evitare tutto ciò è possibile. La consapevolezza del rischio dev’essere la costante per l’utente che opera nell’ambito strettamente virtuale e che mette a disposizione di chiunque dati sensibili e informazioni personali suscettibili di diventare di pubblico dominio.

A ogni modo la voglia di comunicare è resa evidente dall’ingente numero di utenti che frequentano costantemente Facebook, Google & Co. e che consentono un impressionante giro d’affari, fino a essere addirittura quotati in borsa.

Se la storia della comunicazione è passata dai geroglifici al battito della tastiera, quale sarà il prossimo passo?

venerdì 29 maggio 2009

Tricase: scuola e musica unite per la solidarietà

Concerto con l’orchestra
e il coro della “Dante Alighieri”

di Laura Longo

Un evento musicale senza precedenti tra i pinnacoli del Castello dei Trane: concerto di musica operistica “Viaggio tra i ricordi…” con l’intento di promuovere la vita culturale della città ma anche di arricchire le esperienze dei giovani, dimostrando quanto sia importante “vivere la musica”.

L’appuntamento patrocinato dall’Amministrazione comunale si terrà stasera 29 maggio alle 19.30. Protagonisti i componenti dell’orchestra e il coro dei ragazzi della “Dante Alighieri” di Tricase che si esibiranno in un vasto repertorio caratterizzato dalle musiche di Bizet, Ravel, Verdi, Verga e Haendel.

Un’iniziativa lodevole organizzata per creare un rapporto tra musica e studenti, sia come fatto partecipativo, creativo e spettacolare, sia come opportunità di ascolto e di conoscenza. Non, a caso, quindi, l’Istituto comprensivo del 4°polo di Tricase ha deciso di far dedicare molte ore all’apprendimento, sia teorico che pratico, di questa disciplina dando la possibilità agli alunni di esprimere il loro talento attraverso lo studio del pianoforte, dei fiati, delle percussioni e del canto.

Lo scopo è avvicinare la musica in tutte le sue forme agli allievi. Da qui è nata l’idea di alcuni insegnanti di strumento musicale (Prof.ssa Bufano, Prof.ssa Colaci, Prof. De Rinaldis, Prof. Galati e il Prof. Minutello) di proporre dei concerti. Bravi docenti che hanno adottato, con dinamismo e vivacità creativa le metodologie musicali più avanzate per far emergere il talento dei propri ragazzi. L’obiettivo infatti di chi insegna la musica, al di là delle finalità di carattere educativo/formativo, è quello di trasmettere il proprio amore per quest’arte dando la possibilità di offrire esecuzioni “dal vivo”. Il che costituisce indubbiamente un’esperienza preziosa per gli allievi e per la stessa città.

Il concerto inoltre intende sensibilizzare la cittadinanza sul tema della solidarietà sociale: in occasione della manifestazione dai genitori dei ragazzi sarà allestito uno stand gastronomico i cui fondi saranno destinati ai terremotati d’Abruzzo e all’Unicef.

lunedì 25 maggio 2009

venerdì 22 maggio 2009

Scripta Manent

La rivista della redazione del Master in Esperti nella Comunicazione dei Saperi Storici:

mercoledì 20 maggio 2009

Evaluna Lecce Libreria presenta “Mai più scema” di Elisa Albano

Si terrà presso la Libreria Evaluna la presentazione del libro ''Mai più scema''. In questa seconda edizione, Elisa Albano approfondisce le tematiche già affrontate dedicando maggiore spazio all’analisi dei fattori condizionanti che spingono gli individui verso atteggiamenti e comportamenti distruttivi o autodistruttivi.

Con linguaggio colloquiale e accattivante, l’autrice propone semplici linee metodologiche per raggiungere un livello di autocoscienza utile a mettere in atto una vera e propria rieducazione personale, per riguadagnare autostima, correggere un ruolo perdente e acquistare o recuperare il dominio della propria vita relazionale e professionale.

''Dalle trappole alla vita eccellente'' recita il sottotitolo. Le trappole sono quelle che ci tendiamo da soli restando imprigionati in vecchi schemi infantili autolimitanti, o cadendo più o meno inconsapevolmente nella rete di rapporti malsani alimentati dalle nostre ed altrui fragilità. La vita eccellente è quella che possiamo realizzare individuando potenzialità e obiettivi che esprimono in pieno la nostra personalità rendendoci sereni e appagati.

Tra i due estremi si colloca un percorso accessibile e non troppo complesso da seguire, se ben guidati. Basta volerlo. Questo libro è come una mano amica che accompagna nella conoscenza di sé e del proprio valore.

L’evento si terrà:

sabato 13 giugno
ore 19.30
c/o sala Museo Faggiano - Lecce

venerdì 15 maggio 2009

Tricase: banda larga per tutti


Progetto “Raganet”:
internet senza limiti
anche nelle aree rurali

di Laura Longo

Abbattere il digital divide adesso è possibile. Un altro passo avanti in tal senso è stata fatto in questi giorni a Tricase, dove d’ora in poi sarà possibile attivare la banda larga tramite tecnologia wireless.
L’iniziativa è stata resa realizzabile grazie a una sottoscrizione con l’amministrazione comunale e l’azienda Cliocom, società salentina impegnata a portare la banda larga nei piccoli comuni della provincia leccese non cablati dalle compagnie telefoniche tradizionali.

Dal 13 maggio al 29 maggio tutti i tricasini, comprese quelli delle frazioni di Depressa e Lucugnano, delle zone rurali, marine e dei quartieri periferici circostanti potranno richiedere l’attivazione del servizio Raganet – ovvero del collegamento Internet a banda larga – in offerta a soli 99 euro, anziché a 198 euro. Per aderire alla proposta promozionale sarà sufficiente compilare la richiesta di adesione presso Urp di Piazza Pisanelli o presso il centro CAPSDA di via Santo Spirito n°11.

Il servizio permetterà finalmente ai cittadini della zona di Tricase di usufruire di un collegamento veloce con piani tariffari flat pensati sia per una utenza residenziale che consumer, altamente concorrenziali rispetto ai tradizionali canoni adsl. Profili di abbonamento e tariffe infatti ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, pensati proprio per soddisfare anche le esigenze “business” delle imprese.
Per accedere al servizio è sufficiente installare un piccolo dispositivo sul tetto del proprio edificio e connetterlo al proprio personal computer o router tramite un normale cavo di rete. Garantita la navigazione senza limiti, assistenza telefonica e installazione a domicilio inclusa nel prezzo.

Una soluzione particolarmente vantaggiosa perché sfrutta la tecnologia wireless, già ampiamente sperimentata e apprezzata in molti comuni della provincia leccese e che permette di collegarsi velocemente a internet a prezzi contenuti e senza dover pagare il canone Telecom. L’intervento è stato promosso dal Comune di Tricase che ha il merito di aver saputo coniugare lo sviluppo sociale con la crescita della competitività nel mercato. La novità sta nell’aver dato avvio allo sviluppo di una domanda sul territorio al fine di creare una maggiore diffusione cultura digitale.
Per le piccole e medie imprese del tacco d’Italia si tratta di un’occasione particolarmente ghiotta per la propria crescita aziendale. Chi vuole saperne di più può andare sul sito http://www.raganet.it/wip/hyla/ o telefonare al numero verde 800.997.779.

I principi morali sono iscritti nel nostro cervello


La Neuroetica è una moderna disciplina che fonde la filosofia morale e la neuroscienza secondo la quale sembra che ci siano delle aree del cervello associate alla funzione neuroetica sin dalla nascita, o che sviluppino tale capacità nei primi anni di vita. Molti neurofilosofi ritengono che le psicopatologie che portano a disturbi nel comportamento possano interessare una alterazione del funzionamento di tali aree. Sembra dunque che nel cervello degli esseri umani siano iscritti giudizi morali universali. William Saffire, opinionista politico del «New York Times» e attuale Presidente della Dana Foundation, al quale si deve l’aver coniato questo termine, afferma: «La neuroetica si occupa della valutazione di ciò che è giusto o sbagliato, buono o cattivo circa il trattamento, il perfezionamento o l’invasione indesiderata e la preoccupante manipolazione della mente umana... ha che fare con la nostra coscienza, la nostra identità».

A Lecce, sabato 16 maggio, alle ore 9.30, si terrà un seminario di Neuroetica Applicata. Avrà luogo a Palazzo Codacci-Pisanelli (accanto Porta Napoli), nell’Aula Ferrari. L’incontro è stato organizzato dalla Facoltà Teologica Pugliese in collaborazione con l’Università del Salento e Progetto Culturale promosso dalla Chiesa Italiana.
Il seminario intende gettare un ponte tra lo sviluppo recente delle neuroscienze e alcune domande etiche per la comprensione piena della persona umana.

La tavola rotonda consterà dei seguenti interventi:

- La neuroscienza e la libertà della persona, prof. Mario Signore – Università del Salento.

- Nuovi orizzonti della psicofarmacologia, prof. Vito Antonio Amodio – Scuola Superiore di Sanità, Bolzano.

- Le neuroscienze e le nuove prospettive del diritto alla salute, prof.ssa Laura Tafaro – Università di Bari.

- Questioni di Bioetica e neuroscienze, prof. Vincenzo Viva – Facoltà Teologica Pugliese – Accademia Alfonsiniana, Roma.

Sarà moderatore il prof. Luigi Renna della Facoltà Teologica Pugliese.

giovedì 14 maggio 2009

Luisa Muraro presenta il suo ultimo libro “Al mercato della felicità.La forza irrinunciabile del desiderio”


“Come non cedere sui desideri quando il confronto con la realtà sembra perdente?”, è la domanda del libro con il quale Luisa Muraro torna a riflettere su un tema classico della filosofia: la ricerca della felicità nel mondo moderno.

In un momento in cui un uomo o una donna, appena si muovono, trovano muri da ogni parte, è forte la tentazione di cedere sui desideri e di rassegnarsi all’angustia della propria inconsistenza.In una società e in una cultura che non restituisce valori e senso di sicurezza, in una vita metaforicamente associata al “mercato” come la Muraro titola il suo libro traspare comunque l’idea che il reale non resta indifferente al desiderio, alla volizione e alla passione.
Anche in questo libro, appare sullo sfondo silenziosa ma carica di significato la figura della donna: una docile vecchietta che con il proprio “fare” si farà metafora di virtù e sentimenti che nella contemporaneità non trovano conferma.

La Muraro, infatti, è stata tra le fondatrici della Libreria delle Donne di Milano (1975) e della Comunità filosofica Diotima (1984) e ha lavorato al concetto della differenza, favorendone la divulgazione e contribuendo a renderlo imprescindibile anche nel dibattito politico e filosofico italiano.

Il “Centro Studi G.A. Roggerone e A.Prontera” organizza, nell’ambito della manifestazione “Incontro con l’autore”, la presentazione dell’ultimo libro di Luisa Muraro: “Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio” pubblicato dalla casa editrice Mondadori.

L’evento si terrà il 15 Maggio 2009 alle ore 17,00 presso il Monastero della Benedettine a Lecce.

All’incontro saranno presenti l’autrice e alcuni docenti dell’Università del Salento; al termine della presentazione vi sarà un dibattito.

mercoledì 13 maggio 2009

"Il secondo sesso" compie 60 anni. Il Comitato Pari Opportunità organizza un seminario

«Donne non si nasce, si diventa».

È una delle più celebri frasi di Simone de Beauvoir, forse l’affermazione che meglio sintetizza le sue ricerche, i suoi studi di genere, che sono approdati nel 1949 nel suo libro più famoso “Il secondo sesso”. La reazione dell’opinione pubblica e degli intellettuali fu immediata: successo e scandalo.

«Ebbi una rivelazione: questo mondo era maschile, – scriveva – la mia infanzia era stata nutrita da miti forgiati dagli uomini, e io non avevo reagito come se fossi stata un ragazzo. Mi appassionai tanto da abbandonare il progetto di una confessione personale, per occuparmi della condizione femminile in generale». A 40 anni Simone de Beauvoir scopre l’esigenza di analizzare l’essere donna.

Il Comitato Pari Opportunità organizza un seminario in occasione dei cento anni dalla nascita della scrittrice francese, “Rileggendo Simone de Beauvoir a sessant’anni della pubblicazione de ‘Il secondo sesso’”. La tavola rotonda avrà luogo il 14 maggio 2009, alle ore 9.30, presso l’aula SP7 dello Sperimentale Tabacchi a Lecce.

Il seminario si svolgerà secondo i seguenti interventi:
- La scrittura e la vita
Patrizia Guida, Università del Salento
- Simone de Beauvoir e la Russia
Gloria Politi, Università del Salento
- La passione della scrittura
Loredana Magi, Università del Salento
- Da Simone de Beauvoir ad oggi, passando per Carla Lonzi
Antonella Masi, Centro di documentazione e cultura delle donne, Bari
- Narrare è già politica
Marisa Forcina, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità
- Simone de Beauvoir e la Polonia
Alizia Romanovic, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.

venerdì 8 maggio 2009

Lecce: inaugurazione “Evaluna”, la “Libreria Delle Donne”

Sabato 9 maggio - ore 19.00, sarà inaugurata “Evaluna, la “Libreria Delle Donne” presso le Sale “Museo Faggiano” in via Ascanio Grandi56, a Lecce.

Nella serata inaugurale, l'artista Stefania Caiulo leggerà le sue opere “Tele poetiche” mentre il dolce suono dell'arpa celtica della musicista Sabrina Luciani farà da sottofondo al percorso poetico.

Siete tutti invitati: non mancate!

mercoledì 6 maggio 2009

Lecce: conferenza “Soleamico”

Il “Sole”, al centro del dibattito. Iniziativa
organizzata
da “I Giovani e le Scienze”

Sabato 16 maggio, alle ore 8.45, presso l’Aula Magna dell’Università del Salento si terrà la conferenzaSoleamico. Energia, Vita e Cultura dalla nostra Stella”.
La manifestazione è patrocinata dall’Assessorato all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, l’Università del Salento, il Centro Servizi Amministrativi MIUR di Lecce, il Coordinamento Gnomonico Italiano, l’Associazione culturale “I giovani e le scienze”, l’Assessorato alle politiche energetiche della Provincia di Lecce, l’Ordine Nazionale Biologi e Costruzioni Solari S.r.l.

La tavola rotonda sarà preceduta dai saluti delle autorità, Giovanni Pellegrino, Presidente della Provincia di Lecce, Angela Barbanente, Assessore regionale all’Assetto del Territorio; Domenico La Forgia, Rettore dell’Università del Salento, Marcella Rucco, Dirigente del Centro Servizi Amministrativi MIUR di Lecce.
Le relazioni saranno introdotte da Gianni Sergi, Assessore provinciale alle Attività Produttive e alle Politiche Energetiche. E si proseguirà secondo il seguente programma:

- h. 9.45, “Il Sole, la nostra stella del giorno”, Sergio D’Amico, fisico – Associazione “Pro Natura Lecce”;
- h. 10.15, “Il Sole e la vita sul nostro pianeta”, Maurizio Durini, commissario provinciale dell’Ordine Nazionale dei Biologi;
- h. 10.45, “L’energia solare fotovoltaica”, Lorenzo Vasanelli, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento;
- h. 11.15, “L’energia solare termica”, Antonio Bee, amministratore della Costruzioni Solari S.r.l.;
- h. 11.45, “Il Sole e la misura del Tempo”, Giuseppe Zuccalà, progettista e realizzatore di quadranti solari;
- h. 12.15, Dibattito;
- h. 13.00, Conclusioni e moderazione, Stefano Spagnulo, presidente dell’Associazione “I giovani e le scienze”.

Perché il titolo “Soleamico” attribuito alla conferenza?

A spiegarlo è Stefano Spagnuolo, presidente dell’associazione culturale “I Giovani e le Scienze”, fondata a Trepuzzi otto anni fa.
«L’ispirazione che ha portato un gruppo di giovani studenti e professionisti, residenti in provincia di Lecce, ad unire le proprie capacità intellettuali, al fine di approfondire le varie problematiche della ricerca scientifica e la loro divulgazione, ci ha condotto alla decisione di organizzare una manifestazione dedicata alla Stella del Giorno: il nostro Sole.
Questo, perché il Sole riveste, direttamente o indirettamente, un’importanza fondamentale nella nostra esistenza quotidiana, e nella presenza stessa della vita sul nostro pianeta.
Già i Popoli Antichi avevano compreso ciò: essi avevano concepito il Sole come una Divinità, che donava all’Uomo calore, luce e vita. Ed il Sole riveste, tuttora, un ruolo insostituibile in tutte le Culture umane. Basti pensare che lo scorrere del tempo è stato, da sempre, misurato con le alternanze cicliche del giorno con la notte e delle stagioni: tutti fenomeni legati all’esistenza del Sole.
Ma il Sole ci fornisce anche tutta l’energia che adoperiamo nella nostra vita quotidiana: un’energia pulita, praticamente infinita ed eterna».

martedì 5 maggio 2009

Agorà: cittadini a confronto


Sabato 9 maggio, dalle 9,30 alle 13,30 presso il "Student Center" delle "Officine Cantelmo" di viale M. De Pietro si terrà il dibattito "La politica è morta,VIVA LA POLITICA!" dedicato al confronto tra amministrazione e cittadini.

Interverranno alla manifestazione note personalità della cultura, dell'impresa e della politica: Matteo Collanino, vicepresidente dell'azienda "Piaggio", Francesco Delzio, autore del libro "Politica Ground Zero", Gigi Spedicato, docente dell'Università del Salento e Loredana Capone, candidata presidente alla Provincia di Lecce.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

sabato 2 maggio 2009

Itinerari turistico-religiosi: LA VIA LEUCADENSE DEI PELLEGRINI


- Riproposta nel III millennio da SpeloTrekkingSalento di Lecce- Apporterà energia equilibrante il dinamico “serpentone” dei Pellegrini del III millennio, che si snoderà sul territorio salentino all’insegna della pace, del benessere e della cultura .Partiranno dalla Piazza Duomo di Lecce il 30 Aprile 2009 alle ore 9,30 per svolgere un percorso ‘ a piedi ’ di 84 chilometri, il “Grande Trekking-religioso-culturale della Via leucadense”, che si articolerà in quattro tappe da Lecce a Santa Maria di Leuca. Sfileranno per quattro giorni (30 aprile, 1-2-3 Maggio) i pellegrini del trekking, nel rispetto del territorio, attraversando diciotto comuni, in pianura e sulle Serre, in cammino verso il promontorio di Leuca. La VI edizione del Pellegrinaggio del III millennio, che nelle cinque precedenti 2004-05-06-07 ha registrato una media di duecento partecipanti, si svolgerà lungo la storica “via leucadense”, riproposta da SpeleoTrekkingSalento di Lecce. Essa rappresenta il tratto conclusivo delle “vie della fede” europee per i pellegrini storici, che da Canterbury, attraverso la Via Francigena e la Micaelica, giungevano in Puglia per proseguire verso la Terrasanta. Nel Salento trovavano la meta finale mariana nel più antico Santuario dedicato alla Madonna e nel promontorio Japigio, la ‘finis terrae’ del continente europeo, il “ponte” da sempre proteso verso il Mediterraneo e l’Oriente.


Per saperne di più:http://www.trekkingsalento.com/tel. 0832 305678 - 333 3051934 - 330 941739 Per approfondimenti:Ezio Sarcinella, La via dei pellegrini - SpeleoTrekkingSalento, Editrice Salentina, Galatina 2007

“Il tesoretto del Salento III - Un modello di sviluppo per il territorio”


Convegno sul turismo
sostenibile: terza edizione


di Laura Longo

Il tesoretto esiste. Anzi è un “tesorone” inestimabile. Fatto di castelli, masserie, muretti a secco, centri storici meravigliosi, buona cucina, prodotti della terra, ulivi secolari e uno splendido clima. Un patrimonio che per sua configurazione artistica e territoriale offre tutti i presupposti necessari per un turismo di qualità.
Una ricchezza che il Salento deve saper sfruttare adeguatamente attuando le giuste accortezze.
Il segreto del successo sta nel riconoscere la propria identità, rispettare la propria autenticità e realizzare, perché no, anche delle infrastrutture.

Questo è il messaggio che verrà nuovamente rilanciato oggi 2 Maggio alle ore 17.30 a Tricase presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone. Tema del convegno è “Il tesoretto del Salento III - Un modello di sviluppo per il territorio”.

L’iniziativa di successo, giunta al suo terzo appuntamento, sarà moderata da Duilio Giammaria, giornalista e inviato speciale della RAI, vero fautore della manifestazione.
Galeotto fu infatti il suo articoloPuglia sfrutta il ‘tesoretto’ del turismo”, pubblicato in prima pagina sulla «Gazzetta del Mezzogiorno» lo scorso 21 Agosto 2008. Il giornalista sottolineava l’esempio positivo di turismo sostenibile compiuto dal “miracolo-Specchia”, paese risanato con la realizzazione del progetto “Albergo diffuso”. Un piano di sviluppo sostenibile che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali e che porta oggi circa 30.000 turisti ogni anno. Un vero e proprio rilancio economico della località che è stato possibile grazie al supporto del “Gruppo di Azione Locale del Capo di S. Maria di Leucae al contributo del programma comunitario “L.E.A.D.E.R”, arrivato alla sua terza edizione.

Parteciperanno al dibattito autorevoli personalità istituzionali, giornalisti, opinion leader nazionali e cultori del nostro territorio come lo stilista Ennio Capasa, l’architetto Paolo Caputo, il Sindaco di Tricase, Antonio Musarò, Sabina De Luca, Direttore Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria, Daniele Elow Kihlgren - Presidente Sextantio s.p.a., l’imprenditore Francesco Forni, il Direttore Ufficio Statistico OCSE Enrico Giovannini, l’architetto Fabio Novembre, il regista Michele Placido, Salvatore Rossi - Direttore Centrale Ricerca Economica e Relazioni Internazionali Banca d'Italia, Giancarlo Minicucci Direttore «Nuovo Quotidiano di Puglia» di Lecce, Carlo Bollino direttore «La Gazzetta del Mezzogiorno» e Enzo Magistà - Direttore del TG Norba.

Sono invitati tutti i Sindaci, i Presidenti delle Pro Loco, gli operatori turistici della provincia di Lecce e tutti coloro che vogliano valorizzare le risorse dell’imprenditorialità, della storia, della cultura e della natura presenti nel nostro territorio.

mercoledì 29 aprile 2009

La quadrilogia di Stephenie Meyer

Quando l’amore "proibito" supera ogni ostacolo

di Sara Foti Sciavaliere

Gli spiriti romantici e gli appassionati del “romance” non possono non rimanere che affascinati dalla saga di Stephenie Meyer: “Twilight”, “New Moon”, “Eclipse”, “Breaking Dawn”.
Quattro romanzi che hanno venduto – e vendono - milioni di copie nel mondo. Questa quadrilogia è diventata un fenomeno letterario, e non solo.

DiTwilight” è uscita, il 21 novembre 2008, la versione cinematografica e sembrerebbe che siano in procinto le riprese per “New Moon” che dovrebbe approdare nelle sale il prossimo inverno.Il film ha dato un ulteriore contributo a un successo che era già esploso. Addirittura, in Italia, come in altre stati, sono nate centinaia di community di lettrici, tra cui il fan club ufficiale: http://www.twilighters.it/.

La scrittrice è nata nel Connecticut nel 1973. All’età di quattro anni si trasferisce a Phoenix. Si laurea in letteratura inglese. Attualmente vive in Arizona con il marito e i tre figli. La Meyer sostiene che l’idea per la trama di “Twilight” le sia venuta in sogno, il 2 giugno 2003. La trascrizione del sogno è ora il capitolo 13 del libro. Con linguaggio semplice e schietto, dialoghi avvincenti e una narrazione in prima persona, l’autrice accompagna i lettori attraverso lo sguardo e le emozioni della protagonista, in una storia al confine tra realtà e leggenda.

Bella Swan lascia l’Arizona dove viveva con la madre - convolata a seconde nozze – per andare a vivere con il padre, sceriffo di Forks, la città “più piovosa” del Nord America. La ragazza che si ritiene piuttosto anonima e insignificante, attira però subito l’attenzione su di sé, appena mette piede a scuola. La nuova arrivata è pur sempre una novità. Nulla però sembra monopolizzare i pensieri di Bella quanto Edward Cullen. Pelle diafana, capelli color bronzo e occhi color miele, di una bellezza quasi irreale. Il ragazzo però sembra sfuggente e inaccessibile.
Nasce tuttavia un’amicizia che si trasforma in breve in un’attrazione travolgente. Un segreto però li separa. Lo stesso che li unirà indissolubilmente. Edward infatti è un vampiro. Il pericolo è in agguato: prova per Bella un doppio richiamo: da un lato, il sentimento incontenibile che non gli permette di allontanarsi da lei; dall’altro, il dolce aroma del suo sangue. Continuamente combattuto tra la sua natura di “mostro” – come egli stesso più volte si definisce – e la sorprendente forza dell’amore che nutre per la ragazza, si trova a difenderla da se stesso e da altri pericoli in agguato.
E tra le vicissitudini, il loro rapporto, libri dopo libro, si rafforza. Mentre in Bella matura la decisione di farsi “vampirizzare”, per poter condividere con Edward un’esistenza eterna.

A volte il ritmo della narrazione rallenta, lasciando la parola a Jacob Black, l’amico indiano di Bella – personaggio determinante nella vicenda -, ma la suspence è un elemento che permea i quattro romanzi per gli avvenimenti inaspettati che sconvolgono le regole degli umani e degli immortali.

Emergenza Abruzzo: al via le iniziative di sostegno

Comitato “Pro-Abruzzo”, solidarietà ai terremotati

di Laura Longo - Fonte: «Diciamo»

La città di Tricase si stringe intorno alla comunità abruzzese ed esprime profonda solidarietà alle famiglie colpite dal tragica catastrofe di questi giorni.
Per venire incontro alle necessità delle popolazioni colpite dal terremoto, è stato costituito a Tricase il Comitato “Pro-Abruzzo”, di cui fanno parte l'Amministrazione comunale, la Protezione civile locale, la consulta delle associazioni, i movimenti, i gruppi e singoli cittadini che si sono fin da ora già attivati.

Un idea geniale poiché la sua costituzione rappresenta lo strumento più adeguato in questa fase di emergenza: il comitato coordinerà sia le molte specificità delle associazioni di volontariato sia le attività di solidarietà regolate dall’ente locale.
L’obiettivo è intervenire cercando di soddisfare i bisogni reali e primari delle persone.
Le operazioni organizzate dai responsabili della Protezione civile mirano a favorire le condizioni degli sfollati dell’Aquila e del suo hinterland come quelle della comunità di Pianola, che dal terremoto ha subito pesanti danni e conta circa 900 sfollati.

Chiunque sia interessato a collaborare può dirigersi all’ufficio della Protezione Civile di Tricase ubicato in Piazza Dell'Abate n° 2 o chiamare il numero 0833/777365 – cell. 329/9070417; mentre per conoscere tutte le iniziative utili che verranno avviate può rivolgersi all’Ufficio Stampa del Municipio di Tricase.

lunedì 27 aprile 2009

I salotti letterari

Uno spaccato di vita sociale
e intellettuale creato
dalle donne per gli uomini

di Emanuela Boccassini

La totale mancanza di potere, ha fatto sì che la donna, a partire dalla fine ’600, si sia adoperata per ritagliarsi uno spazio proprio, nel quale mostrare le doti intellettuali e acquisire una cultura, fino a quel momento esclusivamente maschile.Tra la fine del XVII e il XIX secolo si svilupparono in tutta Italia i “salotti letterari”: luoghi di “formazione”, in cui si impegnavano per conoscere personaggi influenti, stringere “interessate amicizie” politiche utili alla carriera dei loro assistiti.

Le salonnièries riuscivano a sfruttare le abilità innate e quelle di strateghe per raggiungere i propri scopi. La protezione offerta ai giovani intellettuali, garantiva loro una funzione, ancora una volta, «rivolta al servizio e alla cura degli altri». Ma attraverso «l’enfatizzazione di virtù private», esse potevano diventare «figure di pubblica autorità».La padrona di casa, generalmente membro dell’élite (aristocratica o borghese), apparteneva saldamente al «contesto sociale e familiare» che costituiva parte del suo entourage salottiero. Questa figura univa un vasto, molteplice e composito gruppo di “visitatori”: per lo più disillusi e smaniosi giovani intellettuali alla ricerca di conferme, approvazione e possibilità d’inserimento nella società. Il salotto letterario, che può essere collocato a metà strada tra il familiare e il sociale, rappresentava un importante trampolino di lancio e un modo per attuare una «ricerca di sé».

Così la “salottiera”, che ospitava gli intraprendenti intellettuali, doveva mostrare doti “materne”. Si doveva occupare di loro proteggendoli, inserendoli nella società, aprendo le porte del successo e procurando, persino, un matrimonio conveniente. Naturalmente tutto ciò si svolgeva all’insegna di regole ben precise: quelle «dell’apprendistato mondano specifiche del salotto e della sua attività più importante, la conversazione». Attraverso questa si imparavano, infatti, autocontrollo, osservazione e buone maniere. La padrona di casa dirigeva questa «scuola di vita moderando le tensioni e prevenendo i contrasti». La donna, quindi, pur ricoprendo una posizione diversa da quella che l’aveva contraddistinta fino a quel momento, continuava a essere collocata all’interno di una “parte” che iniziava a sentire non adeguata.

«La donna assolve il ruolo di educatrice alla convivenza e alla civiltà: vale a dire favorisce l’inserimento del giovane maschio nel consesso sociale, permettendone l’armonia e l’equilibrio e sostenendone la realizzazione in quanto individuo tra gli altri individui». (Maria Luisa Betri ed Elena Brambilla , a cura di, “Salotti e ruolo femminile in Italia. Tra fine del Seicento e i primi del Novecento”, Marsilio, 2004).
La società le richiedeva ancora quelle caratteristiche tipicamente femminili, quali la gentilezza, la moderazione, la discrezione, la disponibilità, la bontà. Tuttavia, con eleganza e intelligenza, “tesseva” legami, “cuciva” rapporti utili e velava la sua «interferenza», in ambiti a lei non accessibili, con l’influenza, l’importanza e il prestigio (grazie agli uomini autorevoli e colti che ospitavano) conquistati proprio nei salotti. Qui, infatti, le donne riuscivano a ritagliarsi una fetta di indipendenza creando un intreccio di rapporti liberi. Tali riunioni erano l’unica occasione del “gentil sesso” «per scegliersi passatempi e, soprattutto, amicizie non convenzionali».

Ai salotti partecipavano anche altre donne, oltre la padrona di casa, ma la loro importanza era minore: i luoghi di conversazione preferivano un pubblico maschile. Le salonnièries, se da un lato occupavano una posizione di prestigio e privilegio, dall’altro sul piano familiare e sociale non avevano alcuna influenza. Il salotto svolgeva un ruolo fondamentale per la divulgazione di opere inedite attraverso la lettura. Nei tempi passati l’autore cercava l’approvazione del principe, cui era spesso dedicata l’opera. L’intellettuale aspirava al consenso di un pubblico variegato che rispecchiasse le vere esigenze e i gusti dei nuovi lettori – gli uomini comuni –. Si rivolgeva agli astanti per le modifiche da apportare al proprio lavoro, mentre si affidava al giudizio femminile per gli aspetti «emozionali».In genere nei salotti si leggevano opere «impubblicabili», quelle cioè bandite o per motivi politici o per censura. Oppure le notizie dal mondo per “sapere cosa succedesse al di là del mondo salottiero”.

Particolarmente attive furono le salonnièries durante il periodo del liberalismo e della rivoluzione italiana, nello sviluppare e diffondere le ideologie sovvertitrici e unificatrici. Sempre sfruttando il ruolo di madre, le salottiere presentavano la nazione come una grande famiglia in cui i giovani letterati erano chiamati a difendere l’onore e la patria.
«Se le donne, depositarie dei più sacri valori, estranee “per natura” alla sfera egoistica degli interessi e a quella della violenza ne benedicono le finalità, la guerra diventa santa: è infatti, guerra per il riscatto del focolare domestico e della propria stessa famiglia». (Maria Luisa Betri ed Elena Brambilla , a cura di, “Salotti e ruolo femminile in Italia. Tra fine del Seicento e i primi del Novecento”, Marsilio, 2004).

Da una lato le salottiere favorirono la consapevolezza di sé e dei propri diritti. Dall’altro non permisero però la nascita, nei salotti, di dibattiti e prese di posizione sulla “condizione femminile” (alcune protagoniste in questo senso si muovevano in maniera autonoma).

domenica 26 aprile 2009

Il “Pasticciotto Obama” va oltreoceano

A Campi Salentina
un dolce per Barack Obama

di Sara Foti Sciavaliere

Campi Salentina, ormai non è conosciuta solo per la “Città del Libro”, la Rassegna Nazionale giunta alla quattordicesima edizione vincitrice del premio di 31.131,00 euro destinato alla migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura realizzata in Italia nel corso dell’anno 2007, bensì anche per un’altra peculiarità: il “Pasticciotto Obama”, specialità dolciaria che attira gente da tutto il Salento.

Nel nostro territorio il pasticciotto è una tradizione. Pasta frolla ripiena di crema pasticcera. Un dolce che risale al 1745 quando, a Galatina, Nicola Ascalone, per affrontare la critica situazione economica della sua bottega, decide di inventare qualcosa di nuovo.
Ma a Campi Salentina, il maestro pasticcere Angelo Bisconti ha dato un altro “colore” alla tradizione.
Gli ingredienti non sono cambiati, è stato però aggiunto del cacao direttamente nell’impasto del dolce. Angelo e i suoi collaboratori del laboratorio di pasticceria “Cherì”, da tempo tentavano di creare una novità dolciaria che comunque rimanesse legata al territorio. Dopo non pochi tentativi erano approdati al pasticciotto color cacao, ma mancava un nome. La mattina del 5 novembre 2008 quando tutte le radio del mondo danno l’annuncio che Barack Obama ha vinto le presidenziali americane dargli quel nome è stato quasi automatico.
“Pasticciotto Obama” un omaggio al primo presidente di colore della storia degli Stati Uniti.

Questa dolce curiosità non è balzata solo agli onori delle cronache locali bensì è giunta all’orecchio dello chef italo-americano Carlo Scoditti, originario di Mesagne e titolare a New York del ristorante “Scoditti”, frequentato proprio dal presidente americano quando si trova nella Grande Mela.
Scoditti ha parlato della ghiottoneria direttamente a Obama. che si è dimostrato molto riconoscente del pasticcere italiano, tanto da dichiararsi pronto non solo a degustare questa prelibatezza, ma addirittura a conoscere personalmente l’inventore del dolce.

Le intenzioni di Obama sono state rese note tramite una lettera inviata al Comune di Campi dallo stesso Scoditti. Comunicazione giunta tempestivamente il 23 febbraio, il giorno prima del quale l’amministrazione comunale aveva organizzato una cerimonia ufficiale con la quale è stata conferita simbolicamente al “Pasticciotto Obama” la cittadinanza onoraria.
Angelo Bisconti nella prima settimana di marzo è stato invitato a New York, presso il ristorante “Scoditti” per preparare l’Obama destinato al presidente degli Stati Uniti d’America.
«Siamo fieri che Campi abbia tra i suoi pasticceri un grande maestro che ha avuto il pregio ed anche l’intuizione di lanciare un prodotto di alta qualità qual’è appunto il “Pasticciotto Obama” - ha commentato l’assessore comunale alla Cultura, Ilio Palmariggi - e credo che questa straordinaria idea di Angelo Bisconti possa davvero contribuire a far conoscere Campi Salentina a livello internazionale».

venerdì 24 aprile 2009

Mostra collettiva e tavola rotonda all'ex Conservatorio S. Anna - Lecce


Stasera alle 18,30 presso la Sala Conferenze dell'ex Conservatorio S.Anna si terrà la tavola rotonda sui "Percorsi di arte e letteratura dal XVI al XXI secolo". Interverranno al dibattito le giornaliste Pamela Serafino e Pompea Vergaro da moderatrice dell'incontro.

Poco più tardi, alle ore 20,00 sarà inaugurata la mostra collettiva "Finché morte non ci separi? Il matrimonio tomba dell'amore?".
Giovani artisti come Almadressa, Alemmanno Lucia, Erriquez Maria Antonietta, Del Tinto Michela, Legno Gabriella, Petarra Mimma, Sciurti Roberta, Stomeo Gianna, Vitti Rosanna esporanno le loro opere, esprimendo attraverso l'arte il loro punto di vista sulla tematica. La rassegna rimarrà aperta fino al 3 maggio 2009. È invitata tutta la cittadinanza.

Tricase: fumetti e cartoon a go go

Per due giorni, Tricase diventa città delle strip comics

di Laura Longo

Per il prossimo mese di maggio, Tricase diventerà una vera e propria città del fumetto, con rassegne, proiezioni, dibattiti e tante altre iniziative.

I giorni 30 e 31 Maggio 2009, a Palazzo Gallone si terrà una mostra mercato sul mondo dei cartoon. Previsti, inoltre, tornei di carte “Magic” e”Yu Gi Ho”, una competizione di costumi inerente ai personaggi dei fumetti, proiezioni di cortometraggi animati e una lunga esposizione di tavole da disegno. In programma anche un tavola rotonda con i migliori disegnatori delle strip comics.

Ma la primavera si sa, è foriera di novità, e questo vale anche per l’Assessorato alle Politiche Giovanili di Tricase che prima della manifestazione ha indetto un concorso sul mondo dei fumetti. Titolo e tema del bando è “Il mio eroe". Si tratta di disegnare con una breve storia un personaggio della propria immaginazione purché ispirato a vicende del tutto inedite.
Il concorso è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado e si divide in tre categorie: la “Baby” (dai 6 a 11 anni), la “Junior” (dai 12 a 14 anni) e infine quella “Senior” (dai 15 in su). Il personaggio deve essere accompagnato da una breve descrizione e da una storia a fumetti che abbia come protagonista il proprio beniamino.
I lavori, su foglio formato A4, dovranno pervenire entro e non oltre il 20 Maggio 2009 in busta chiusa con raccomandata intestata al Comune di Tricase – Assessorato alle Politiche Giovanili – c/o Centro Capsda via S. Spirito, 11 – 73039 Tricase, specificando la dicitura “ConcorsoTricasecomics”.

Le opere in concorso verranno valutate da una giuria presieduta dal prof. Dott. Domenico Rosa, giornalista e illustratore del quotidiano economico «Il Sole 24 ore», e composta da esperti e personalità del settore. Parteciperanno all’evento l’autrice Ketty Formaggio - collaboratrice di McK edizioni, il disegnatore Giuseppe De Luca - componente dello staff della Nemrod della Starcomics, Emilio Urbano - fumettista della Walt Disney e autore della serie “Mostri e Pirati”, il Consigliere Comunale Pasquale Scarascia - ideatore della manifestazione e in ultimo i Proff. Alfredo Roveda e Sandro Morciano - collezionisti e intenditori del mondo dei fumetti.
Il lavoro dei primi classificati per ogni categoria godrà della sua giornata da leone: i disegni verranno pubblicati per intero sul giornale «Il Gallo» e pubblicizzati su «Mondoradio».

Dunque via libera alla fantasia dei futuri talenti d’Italia.
In bianco e nero, a colori, in gruppo o semplicemente applicando il proprio genio creativo. Regolamento e modulo d'iscrizione sono scaricabili su http://tricasecomics.blogspot.com

mercoledì 1 aprile 2009

Le donne della Costituente


2 aprile 2009 ore 10:00 - Lecce - Sala Consiliare del Rettorato -
presentazione del libro “Le donne della Costituente” a cura di Maria Teresa Antonia Morelli - Laterza


IntroduzioneDomenico Laforgia, Rettore dell’Università del SalentoEmiliano Gandolfi, Fondazione della Camera dei DeputatiMarisa Forcina, Docente di Storia del pensiero politico,Delegata di Ateneo per le Pari OpportunitàSerenella Molendini, Consigliera di ParitàDiscussioneRosanna Basso, Docente di Storia delle donneCinzia Vergine, Magistrato del Tribunale di LecceFrancesca Lamberti, Direttrice del Dipartimento di Studi GiuridiciModeratriceDonatella Grasso, presidente del Comitato delle PP. OO.Intervento dell’autriceMaria Teresa Antonia Morelli

martedì 17 marzo 2009

Donne d'altri mondi


L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (A.I.I.G.) della Sezione di Lecce, INTEGRA Onlus e la società IMMAGINE PCA Srl promuovono una riflessione su “Donne d’altri mondi. Documentari alla ricerca di particolari identità femminili”, nell’ambito della Rassegna “Itinerario Rosa 2009” del Comune di Lecce. Il convegno si svolgerà il 21 marzo alle ore 17,30 presso la Sala convegni di Palazzo Turrisi Palumbo, a Lecce.

Interveranno al dibattito donne leccesi e immigrate impegnate nel tema del riconoscimento di diritti e valori a favore della figura femminile.
Sono previsti i saluti delle autorità Sen. Adriana Poli Bortone, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, Politiche Comunitarie, On. Souad Sbai, Segretario I Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni, Avv. Loredana Capone, Assessore Provinciale Politiche Sociali ed Educative, Dott.ssa Serenella Molendini, Consigliera regionale e provinciale di Parità, Avv. Milena Carone, Coordinatrice Nazionale dell’Unione delle Donne in Italia – UDI.

Prenderanno parte in qualità di relatori della Dott.ssa Roberta Attanasio, Presidente dell’Associazione “Roberta Lanzino”, Prof.ssa Isabella Bernardini, docente di letteratura neo-greca dell’Università del Salento, Prof.ssa Marisa Forcina, delegata all’Università per le Pari Opportunità, Prof.ssa Katia De Abreu, docente di portoghese all’Università del Salento, Daisy Adasha Morgan, Presidente Associazione Cubana “Josè Martì”, Rupinder Kaur, mediatrice interculturale indiana di Integra Onlus, Dott.ssa Viviana Sorrento, Presidente Associazione “Arte Brasil” di Lecce. L’apertura e la conclusione dei lavori saranno tenuti dalla Prof.ssa Anna Trono, Presidente AIIG Lecce e dalla Dr.ssa Klodiana Çuka, Presidente Integra Onlus. Modera la Dr.ssa Francesca Ruppi, operatrice culturale.

L’evento promosso nella Rassegna “Itinerario Rosa” si propone infatti di esaminare il ruolo della donna nell’ambito delle diverse culture immigrate sul territorio salentino.
Nel corso del convegno saranno proiettati 4 filmati del regista dott. Teodoro Mercuri inerenti i seguenti temi:
- donne africane ed il rito della fustigazione (“L’Africa di Keddus”);
- donne medium e comunità: Tuva e Mongola;
- donne che intercedono con il divino per far fronte ai mali dell’uomo: Baikal - Siberia;
- donne iraniane: burka e mestieri femminili.

Seguirà un momento musicale ispirato alla cultura brasiliana (capoeira) curato dall’Associazione “Arte Brasil” di Lecce. Successivamente ci sarà un dibattito a cui parteciperanno donne migranti nella società di appartenenza.