mercoledì 24 giugno 2009

Facebook e Google: non solo ricerca

di Laura Sticchi, Manuela Paiano, Maria Antonietta Frisulli

Stanco del solito colloquio? Di fare file in biblioteca? Adesso basta un click.
Nell’era in cui impazzano i social network, milioni di utenti ricorrono a internet non solo per ritrovare vecchi amici su Facebook o eseguire improbabili ricerche su Google, ma anche per curare contatti a scopo professionale.

Le ultime tendenze in campo lavorativo, infatti, passano oggi anche attraverso il web. L’idea di utilizzare la rete come spazio in cui veicolano posti di lavoro, contatti, curricula, ecc. si è recentemente concretizzata con la nascita di siti ad hoc, detti business social network.

I due più importanti sono LinkedIn e Xing. Quest’ultimo in particolare registra attualmente circa 6 milioni di utenti e spopola nel mercato spagnolo e sudamericano.
Ma è davvero possibile trovare lavoro tramite i social network?
Come in ogni situazione ci sono i pro e i contro.

Da una parte internet riduce i tempi e facilita lo scambio di informazioni mettendo in comunicazione contemporaneamente più angoli del pianeta e diventa un potente veicolo per operazioni commerciali e di marketing. Dall’altro il social network, se mal gestito, può provocare un terribile effetto boomerang.
Violazioni della privacy, furti d’identità, pubblicità spam, circolazione sempre più diffusa di materiale pedo-pornografico, sono purtroppo, gli inconvenienti in cui ci si può imbattere quotidianamente.

Evitare tutto ciò è possibile. La consapevolezza del rischio dev’essere la costante per l’utente che opera nell’ambito strettamente virtuale e che mette a disposizione di chiunque dati sensibili e informazioni personali suscettibili di diventare di pubblico dominio.

A ogni modo la voglia di comunicare è resa evidente dall’ingente numero di utenti che frequentano costantemente Facebook, Google & Co. e che consentono un impressionante giro d’affari, fino a essere addirittura quotati in borsa.

Se la storia della comunicazione è passata dai geroglifici al battito della tastiera, quale sarà il prossimo passo?

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