lunedì 8 dicembre 2008

Aiuta i bambini maltrattati


Per questo Natale aiuta i bambini maltrattati di cui si prende cura il centro "L'Aurora" acquistando una copia del libro "Con te". Lo trovi nelle librerie di Lecce oppure on line www.editando.it

"Con te" raccoglie interviste a persone che si dedicano al volontariato e che descrivono cosa significa per loro "dare" al prossimo.

Il lettore è condotto per mano a scoprire che può in prima persona contribuire a un mondo migliore, in qualsiasi momento.

Le persone intervistate da Silvia Cazzato e Leda Cesari sono assolutamente normali. La loro eccezionalità è data dall'aver saputo trarre, a volte, da una profonda sofferenza la capacità di generare un amore smisurato per gli altri.

Questa è la cosa che ci dà speranza: dal deserto può nascere un meraviglioso fiore. I bambini che sono la parte più sensibile e i germogli nuovi della nostra società vanno nutriti d'amore. Soprattutto quando hanno subito atti di violenza, affinché l'esperienza vissuta non li trasformi in un deserto.

"Ho visto, da bambino, scene di lotte,
spari, gente sanguinante per terra,
morti nelle
strade coperti da un lenzuolo, con i carabinieri a
sorvegliare, con i parenti ad urlare…Quindi l’esperienza
della povertà,
della sofferenza fisica, di
quella psicologica, relazionale, di quella
morale,
l’esperienza del male in tutte queste varie forme, la
porto con
me fin dalla nascita. Però, per fortuna,
per grazia di Dio, accanto a tutto
ciò ho vissuto
anche l’esperienza dell’accoglienza esercitata da mia
madre che, anche se era andata a scuola solo fino
alla quarta
elementare, era però una donna di
grande carica affettiva, di grande
sensibilità umana,
con un’enorme capacità di pensare agli altri, di
collegarsi
col suo amore a quello degli altri, col suo dolore
a quello
degli altri, con la sua sofferenza a
quella degli altri.
Era una donna
capace di accogliere: ad esempio,
nascondeva tranquillamente una povera
donna minacciata
dal marito e dal figlio violento; raccoglieva
e dava
vestiti o alimenti a quelli che venivano a dire
che non avevano nulla da
mangiare o niente per
vestirsi; invitava quelli del paese che le chiedevano
aiuto a ritornare, alla bisogna. Come se non fossimo,
allora, anche noi
in costanti ristrettezze economiche!
Lottava, per questo, anche contro mio
padre: “se quando ti porto due patate dalla campagna
tu gliele dai…!”. Ma
mia madre pensava che
altri erano più poveri di noi e che Dio è grande".
Intervista a padre Marafioti, tratta da Con te, Edita, Lecce, 2008.

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